Galleria - Le Radio di Sophie - Gallery VE301 - DKE38I ricevitori popolari della propaganda nazista La storia dei ricevitori popolari tedeschi è in qualche
modo simile a quella dei ricevitori italiani della propaganda fascista (RadioRurale,
RadioBalilla, Radio Roma), con la differenza che in Germania l'impresa
fu coronata da un notevole successo mentre in Italia i soliti problemi
della burocrazia impedirono uno sviluppo ugualmente rapido e
soddisfacente. La campagna nazista fu
improntata ad un obiettivo molto ambizioso: mettere in ogni casa un ricevitore in
grado di diffondere i discorsi e le notizie del regime. Questo obiettivo
poteva essere raggiunto ad un solo patto: che il prezzo degli apparecchi
fosse al livello delle possibilità delle famiglie meno abbienti.
Questo livello fu stabilito da un'apposita commissione in 75 marchi,
l'equivalente di 345 lire dell'epoca, meno della metà del costo di una
radio economica italiana. Venne creato un consorzio di
industrie e si fece un concorso di idee e di progetti. Nel 1938 il VE301 venne affiancato da un secondo modello di radio popolare, ancora più piccola ed economica: la DKE38 (Deutsche Klein Empfanger: piccolo ricevitore tedesco). Costava solo 45 marchi ed ebbe ancora più successo della sorella maggiore. Il segreto della DKE38 sta tutto in una valvola speciale, la VCL11, realizzata appositamente per quel ricevitore. Questa valvola, oggi quasi introvabile, svolge da sola le funzioni di amplificatrice AF, rivelatrice con reazione ed amplificatrice BF. Una peculiarità costruttiva del DKE38, prodotto a ridosso della guerra, è la quasi totale assenza di metalli, tutti ormai dirottati verso l'industria bellica. Lo stesso chassis e la gabbia dell'altoparlante sono realizzati in uno speciale cartone pressato. L'esemplare di DKE38 mostrato in queste pagine deve essere del dopoguerra, perché è privo del fregio nazista sul davanti. La produzione dei ricevitori popolari continuò durante tutta la guerra e si protrasse anche per alcuni anni nel dopoguerra, fino ai primi anni '50.
Per saperne di più: il libro Ricevitori Popolari Tedeschi di Giovanni Longhi (IN3LGH), Edizioni Medicea, Firenze 1996 riporta un resoconto dettagliato della storia sociale e dello sviluppo tecnico dei due ricevitori. In alternativa, qualunque sito tedesco come quelli riportati nella pagina dei Link può essere un buon punto di partenza. Se qualcuno è interessato a qualche schema in particolare siamo in grado di fornire gli schemi di quasi tutte le versioni e le varianti.
Per ulteriori informazioni scrivi a Leonardo
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