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Telefunken 31W

La "sorella maggiore" dell'Arcolette

 

 

(Schema Elettrico)

 

Questo piccolo ricevitore, semplice, compatto ed affidabile, fu per alcuni anni il "cavallo di battaglia" dell'industria radio tedesca. Infatti, alla fine degli anni '20 il mercato italiano della radio era ancora quasi completamente in mano all'industria straniera, specie americana, inglese e tedesca. La Telefunken aveva ormai da anni impiantato una propria fabbrica in Italia, la Siemens di Milano, nella quale venivano prodotti gli apparecchi destinati al mercato nazionale. Tra questi, il modello 3 "Arcolette" in tutte le sue varianti fu uno dei più popolari. Si trattava di un ricevitore originariamente a tre valvole con alimentazione a batterie, che venne affiancato dal modello 3W, a 4 valvole e alimentazione in alternata. Il 31W rappresenta un'ulteriore variante facente uso di una valvola finale più potente, il pentodo RES164. Il resto del circuito e l'estetica generale restano pressoché invariati tra un modello e gli altri. Le immagini di qua sotto riproducono alcune inserzioni pubblicitarie del Radiorario relative all'Arcolette negli anni 1928 e 1929 (fai clic sulle immagini per vederle meglio). E' da notare l'accento messo sulla semplicità d'uso ("Apparecchio per signora"; "lo può usare anche un bambino"...)

 

 

 

Tecnica

Lo schema appare alquanto semplice: un rivelatore con reazione (triodo REN904 a riscaldamento indiretto) seguito da due stadi in bassa frequenza (REN904 + pentodo RES164 a riscaldamento diretto). Gli accoppiamenti BF sono a resistenza e capacità, abbandonando quindi il trasformatore in uso per tutti gli anni '20. Vi è un unico circuito accordato basato su bobine a fondo di paniere e un condensatore variabile a dielettrico solido. Un secondo condensatore identico al primo regola il livello della reazione. Un commutatore a tre vie seleziona la banda di ricezione, assicurando una copertura continua tra 150 e 1500kHz. Può essere interessante osservare lo schema dell'alimentatore a corrente alternata, basato su un trasformatore ed un raddrizzatore a singola semionda (RGN354). Il circuito si differenzia da quelli che verranno utilizzati in seguito, in quanto il filamento della raddrizzatrice è alimentato con una parte del secondario AT, e inoltre lo stesso secondario funge da induttanza di filtro per la corrente anodica raddrizzata. L'altoparlante è, come d'uso, esterno ad alta impedenza. Le foto che seguono possono dare un'idea della qualità del montaggio, basato su un sistema "modulare" nel quale ogni elemento è fissato e bloccato per mezzo di viti, morsetti e molle, quasi completamente senza saldature. Sono pure visibili le due bobine a fondo di paniere che trovano alloggiamento nel fondo dell'apparecchio. Nella parte anteriore sono montati i due condensatori variabili muniti di ghiera numerata. Queste ghiere fanno capo tramite demoltiplica a due piccole manopole laterali.

 

 

Nella parte posteriore, a fianco al grosso trasformatore d'alimentazione è ben visibile un altrettanto grosso interruttore in bakelite marrone, simile a quelli che si usavano negli impianti di illuminazione domestica. Questo interruttore è azionato mediante una leva dalla chiavetta esterna, che ha anche la funzione di bloccare il coperchio quando l'apparecchio è acceso.

 

Restauro

L'esemplare mostrato in questa pagina è stato acquistato presso un piccolo negozio della mia città, e credo che sia di provenienza diretta dalla Germania. Le operazioni di restauro si sono concentrate soprattutto sul controllo e la riattivazione dei tanti contatti non saldati. La maggior parte dei componenti passivi era in ottimo stato, e le valvole, sebbene non in piena efficienza, mostravano ancora una discreta vitalità. Ho dovuto sostituire solo due dei condensatori di filtro ed una resistenza dell'alimentatore, cose che ho fatto senza eliminare i componenti originali. Una bella pulita al mobiletto metallico e al suo coperchio in bachelite, ed una stuccatura al basamento in legno attaccato dai tarli, hanno ridato all'estetica un tono dignitoso.

 

 

Prova d'ascolto

Per il collaudo ho usato come antenna uno spezzone di filo lungo due metri ed un altoparlante a tromba. Come mi aspettavo, il T31W ha funzionato subito senza problemi, fornendo una ricezione soddisfacente su tutta la gamma. L'uso attento della reazione permette di dosare in qualche modo il volume di ascolto, oltre a migliorare la selettività e la sensibilità del ricevitore.

 

 

 

 

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