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"Portaphone Deluxe"

Un ricevitore con rivelatore a doppio cristallo "Perikon"

 

Il Perikon

Verso la fine degli anni '10, con l'avvento delle prime trasmissioni in "broadcast" dalle stazioni sperimentali del Nord Europa e degli USA,  il ricevitore radio cominciò a diffondersi come apparecchio domestico, commerciale. Il costo ancora proibitivo delle valvole faceva ancora spesso preferire i rivelatori passivi, a cristallo o altro. La rivelazione a cristallo di galena col sistema a punta di contatto (baffo di gatto) non si era ancora affermata del tutto, e vi era ancora spazio per altri dispositivi,  spesso meno efficienti, ma dotati di qualche caratteristica che li teneva in gara, per esempio la stabilità meccanica, la minore rumorosità, la maggiore facilità di regolazione. Ancora nel 1917 si costruivano degli ottimi rivelatori elettrolitici basati sulla corrente unidirezionale in certe soluzioni saline, ed i rivelatori magnetici del tipo "Marconi", ma la parte da leone la facevano i rivelatori a cristallo. Chi volesse sapere qualcosa in più sulla storia dei rivelatori radio può consultare il sito americano "Early Radio History", dove sono riprodotti alcuni articoli scientifici dal 1897 al 1917, oppure scaricare l'opuscolo in italiano "Pionieri della Radio" dall'Università di Firenze. Tra i tanti rivelatori a cristallo, destinati a scomparire nel giro di pochi anni, possiamo menzionare il famoso carborundum, basato su un cristallo sintetico, ed un grande numero di rivelatori a due cristalli, basati sulla proprietà semiconduttrice derivante dalla pressione di contatto tra due minerali differenti. Questo tipo di rivelatore, sviluppato da G.W. Pickard che coniò anche il nome perikon (acronimo di Perfect Pickard Contact), era costituito da due minerali differenti, per esempio zincite e bornite, oppure zincite e pirite, o anche molibdenite, calcopirite o altro, tenuti in pressione l'uno contro l'altro da una molla o un altro meccanismo regolabile. Una piccola manopola consentiva di variare il punto del contatto per migliorare la sensibilità. La sensibilità non era particolarmente elevata, ma in buone condizioni di ricezione il rivelatore mostrava buone doti di stabilità meccanica, tanto da poter essere montato su apparecchi "portatili". Il ricevitore descritto in queste pagine è appunto dotato di un rivelatore perikon.

 

Ritrovamento

Le foto che seguono mostrano il ricevitore così come è pervenuto nelle mie mani, scovato casualmente presso un rivenditore della mia città in mezzo ad altri apparecchi appena arrivati dall'Inghilterra. L'aspetto esterno era quello tipico del ricevitore a cristallo con sintonia a bobina con prese: una presa ogni dieci spire per la regolazione grossa (coarse), una ogni spira per la regolazione fine, tutte queste prese facenti capo a due commutatori sul pannello frontale. Aprendo il coperchio, però, notai la presenza di due valvole, il che mi fece subito pensare ad un "rimaneggiamento" dell'apparecchio in epoche successive. Notai anche che quello che sembrava essere il rivelatore, montato esternamente, all'interno non era più collegato a niente. Questo bastò a farmi decidere di sborsare quanto richiesto dall'esoso commerciante e a portarmi a casa il curioso oggetto.

 

 

Ripristino

Il primo passo fu naturalmente quello di eliminare tutte le aggiunte, ossia valvole, trasformatori, gruppi di rivelazione eccetera, in modo da riportare il ricevitore quanto più possibile al suo stato iniziale. L'ingegnoso radio-amatore dell'epoca era riuscito a far stare un completo ricevitore a due valvole, rivelatore a falla di griglia + stadio finale bf, negli interstizi del montaggio preesistente, senza, tutto sommato, modificare la disposizione originale. La foto sotto mostra come si presenta il ricevitore dopo la "pulizia" ed il ripristino dei collegamenti originali:

A fianco della grossa bobina si nota un condensatore variabile a sezione circolare, come quelli che erano in uso nei primi anni '20. Questo condensatore è posto in parallelo alla bobina, ed agisce come ulteriore elemento di sintonia in unione ai due commutatori. E veniamo al rivelatore. Prima di smontarlo, sebbene fossi incuriosito dalla forma inusuale, ero convinto che si trattasse di una delle tante fogge del rivelatore a galena a baffo di gatto, magari qualche tipo più evoluto, pre-registrato in fabbrica o comunque di tipo un po' speciale. Come si vede dalle foto sottostanti, invece, si tratta proprio di un rivelatore a due cristalli di tipo Perikon.

 

Purtroppo non sono riuscito a decifrare l'etichetta, quasi completamente cancellata, presente sul supporto cilindrico, né sono riuscito a riconoscere in modo univoco i due cristalli presenti all'interno. Tuttavia, avendo deciso di riportare il ricevitore al suo funzionamento originale, ho eseguito un'accurata pulizia con alcool puro delle superfici dei cristalli, ho teso la molletta di pressione in modo da assicurare un buon contatto tra i cristalli e ho rimontato il rivelatore al suo posto. Collegando una buona antenna e una cuffia, dopo qualche tentativo infruttuoso di regolazione del rivelatore son riuscito a sentire debolmente la stazione locale in Onde Medie. Mi è bastato per dire che il perikon funziona, anche se non mi sentirei di consigliarlo per ascolti in DX...

Leonardo Mureddu